Le cellule staminali
embrionali sono le cellule primitive che crescono in circa 200 tipi di cellule
che compongono i tessuti del corpo. Il lavoro degli scienziati è quello di
indirizzarle (in laboratorio) verso la differenziazione in singoli organi con
lo scopo poi di trapiantarli in vivo.Un prodotto medico basato sulla ingegneria tissutale (TE) e le
cellule staminali che può essere sviluppato con successo solo dopo una attenta
considerazione delle norme giuridiche ed etiche.
Nel campo della urologia ricostruttiva l’utilizzo di cellule staminali
come trattamento della incontinenza urinaria da sforzo è attualmente quello dotato
di maggiore esperienza in laboratorio ed
in vivo .
Le
terapie basate sulle cellule vengono più spesso associate con l’utilizzo di
cellule staminali autologhe multipotenti, quali le cellule stromali del midollo
osseo. Tuttavia è difficoltoso ottenerne un numero adeguato. Al contrario,
cellule autologhe adulte alternative, quali le cellule staminali derivate dal
muscolo (muscle derived stem cells: MDSCs) e le cellule staminale derivate dal
tessuto adiposo (adipose-derived stem cells: ADSCs) possono essere facilmente
ottenute in grandi quantità e con minimo disagio. Le cellule staminali
trapiantate hanno la capacità di andare incontro ad un autorinnovamento e a una
differenziazione in senso multipotente, consentendo la rigenerazione dello sfintere uretrale almeno in laboratorio, aumentando meglio
la contrattilità muscolare dello sfintere uretrale. L’efficacia clinica è però direttamente
proporzionale alla quantità di cellule staminali miogeniche applicate. In campo
urologico le infiltrazioni in vivo del
rabdomiosfintere di derivati di MusCLE
cellule sono attualmente afflite dalla constatazione che solo boli di 0,1 ml
sono in grado di attecchire senza andare incontro e fenomeni regressivi
centrali di necrosi e fibrosi.
Per tali motivi non possono efficacemente essere ancora utilizzate come
“bulking agents”. Ma in due altri piccoli studi che hanno iniettato in uretra
cellule coltivate, precedentemente prelevate con una biopsia
muscolo-connettivale dal braccio delle pazienti, hanno riportato una guarigione
nel 60% dei casi e un miglioramento nel
28% dei casi. Tuttavia i risultati tendono ad appiattirsi nell’arco dei 12 mesi
rendendo necessarie ulteriori trattamenti iniettivi. Al giorno d’oggi mancano
studi prospettici randomizzati multicentrici per potere validare la efficacia
clinica dell’uso delle cellule staminali com trattamento infilitrativo
transuretrale nella incontinenza urinaria da sforzo.
Per quanto concerne la
TE attualmente sono stati sviluppati diversi approcci clinici che mancano ancora di una validazione oggettiva. Diverse sono le
tecniche di TE sviluppate o in fase di sviluppo o di indagine, ma finora,
nessuna di loro è risultata nettamente superiore sulla base di significativi
studi a lungo termine. Anche se la TE è una branca giovane è destinata sicuramente
ad influenzare il futuro delle terapie urologiche ricostruttive nella direzione
di una minore invasività e degenza ospedaliera , a parità di risultati
funzionali con le attuali terapie mininvasive e non a disposizione.
ULTIM’ORA
29.04.2011. È stato creato in laboratorio qualcosa di simile
alla struttura complessa di un rene
fetale utilizzando cellule staminali
prelevate dal liquido amniotico umano. È l'importante risultato ottenuto in
Scozia, all'Università di Edimburgo, ulteriore conferma, secondo gli
scienziati, delle enormi potenzialità delle staminali da liquido amniotico. “La
speranza è che, una volta impiantato in un essere umano, l'organo possa
svilupparsi autonomamente per svolgere le funzioni del rene malato.” (Jamie
Davies, capo del progetto). |